Quando un prodotto fotocatalitico è valido?

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Quando un prodotto fotocatalitico è valido?

Quando un prodotto fotocatalitico è valido?

Non tutti sanno che cosa sia la fotocatalisi e come funziona. Innanzi tutto bisogna tener presente che si tratta di un processo completamente naturale molto simile alla fotosintesi clorofilliana.

 

In breve, è un fenomeno naturale per cui una sostanza, detta fotocatalizzatore, attraverso l’azione/reazione di luce e aria con elementi chimici particolari, attiva l’ossidazione e la decomposizione delle sostanze inquinanti trasformandole in sostanze innocue.

Se entriamo del dettaglio, un prodotto catalitico efficiente, dovrebbe contenere alcuni ingredienti che ne garantiscono il buon funzionamento, prolungato nel tempo.

 

fotosintesi clorofilliana

Il primo ingrediente: biossido di titanio.

Questo elemento chimico ha la naturale capacità, se esposto alla luce, di assorbire e conventire la parte UVA dell’energia in elettroni.

Il TiO2 reagisce all’acqua, l’umidità contenuta nell’aria, per creare radicali ossidrili (espressi come OH-) e con l’ossigeno per creare anioni di superossido (O2-).

Miliardi di queste specie altamente ossidanti sono creati in miliardesimi di secondo e contribuiscono al disgregamento della materia organica a livello molecolare, abbattendo così la presenza di sostanze tossiche nell’aria che respiriamo.

La caratteristica positiva dei fotocatalizzatori è che non perdono le loro proprietà con il passare del tempo.

Agiscono solo da attivatori del processo, e non si legano agli inquinanti, restando così a disposizione per nuovi cicli di fotocatalisi.

La fotocatalisi quindi non è altro che un processo ossidativo che porta alla decomposizione delle sostanze organiche e inorganiche nocive.

E quali sono queste sostanze? Microbi, ossidi di azoto, aromatici policondensati, benzene, anidride solforosa, monossido di carbonio, formaldeide, metanolo, etanolo, benzene, etilbenzene, monossido e biossido di azoto.

Tutti agenti tossici per la nostra salute che vengono trasformati in:

  1. Nitrato di sodio
  2. Carbonati di sodio
  3. Calcare

Il secondo ingrediente: l’argento.

Ne abbiamo già parlato, ma vale la pena ripeterlo: è noto quanto possa essere benefico l’utilizzo del cosiddetto argento colloidale per via delle sue forti caratteristiche antibiotiche e antivirali sfruttate ai tempi in cui ancora non esisteva la medicina moderna.

Quando si parla di argento colloidale, si intendono le particelle d’argento a carica ionica positiva e sospese in un liquido puro.

La carica di queste particelle si attiva contro batteri, virus, parassiti, funghi, muffe e persino malattie epidermiche come psoriasi e dermatiti.

Se utilizzato come ingrediente di un prodotto fotocatalico, l’argento può quindi potenziarne l’efficacia contro elementi che danneggiano la nostra salute, aiutandoci ad eliminare soprattutto i microbi che proliferano anche nelle abitazioni più pulite dove si applica un quotidiano ricambio d’aria.

Fotocatalisi oggi: il vero alleato contro l’inquinamento indoor.

Essere a conoscenza di un’arma valida contro l’inquinamento domestico è fondamentale. Oggi più che mai.

Valutare i criteri con i quali un prodotto fotocatalitico di qualità viene progettato e quindi commercializzato aiuta chi è sensibile al problema a fare una scelta giusta e ad affidarsi a veri professionisti.

Ecco perché abbiamo voluto illustrare nei minimi particolari come funziona Fotosan, come è stato migliorato nel tempo e quanto può essere conveniente sceglierlo per migliorare l’aria che respiri giorno dopo giorno e guadagnarci in benessere.

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